Il periodo pasquale è un ottimo periodo per visitare la Sicilia. Il clima è  fantastico con piacevoli giornate primaverili e temperature gradevoli. E’ il miglior tempo per visitare l’isola, le città, paesini e borghi. In tutta la regione si svolgono innumerevoli eventi, tradizioni folcloristiche e religiose molto sentite dai Siciliani.

A Terrasini, paese di mare a pochi chilometri da Palermo, ogni anno si  festeggia la “Festa di lì Schietti” (dei non sposati), molto rinomata ed unica del suo genere, che attrae ogni anno migliaia di turisti. Questa tradizione, di cui i Terrasinesi vanno fieri, risale al 1800 e consiste in una gara di alzata di un albero. I protagonisti dell’evento sono giovanotti (di tutte le età) che vogliono mostrare alle loro amate, la loro forza ed abilità, nel sollevare e tenere in equilibrio un albero d’arancio di 50-55 Kg.

Si tratta di un melangolo o arancio amaro (in Siciliano aranciu sarbaggio), scelto per la sua resistenza, rispetto ad altri agrumi, alle numerose cadute al quale, povero albero, è soggetto durante la gara. Altri motivi per la scelta di questo albero, sono le antiche virtù taumaturgiche e mediche di questo meraviglioso sempreverde.

I festeggiamenti hanno inizio la vigilia di Pasqua con la scelta ed il taglio dell’albero da parte del Comitato Festa di lì Schietti chiamato Dubitazione. Per il proprietario del giardino, dove viene preso il melangolo, è un vero onore, offrire l’albero per questo evento tradizionale terrasinese.

L’albero viene poi addobbato per l’occasione con nastri tricolore, fazzoletti rossi, che anticamente venivano indossati dai contadini, e ciancianeddi ovvero campanellini dal suono allegro. Quando tutte le decorazioni sono fissate ai rami, l’albero viene caricato su un carretto Siciliano trainato da un cavallo bardato per l’occasione. Cavallo, carretto ed albero percorrono le vie del paese con a seguito i membri della Dubitazione e la banda musicale. Un allegro corteo di grandi e piccini si unisce al gruppo, creando un entusiasmo generale al quale nessuno può restare indifferente.

All’ora di pranzo segue la grande scampagnata al quale chiunque può partecipare. Un gruppo di instancabili volenterosi mettono sui carboni accesi  delle grandi griglie dove vengono arrostiti agnello, salsiccia e sarde che  vengono poi offerti ai partecipanti con un generoso bicchiere di vino locale. Nel pomeriggio giunge il momento della sfilata dei carretti Siciliani. Splendidi cavalli arrivano da diversi paesi confinanti per partecipare alla sfilata.

I cavalli vengono bardati per il grande evento con pennacchi colorati, lustrini e campanellini che ondeggiano ed oscillano al passo del cavallo. I carretti trainati dai cavalli sono delle vere opere d’arte. Le sponde dipinte a mano e le ruote intagliate da talentuosi artisti sono capolavori in stile barocco, i dipinti rappresentano battaglie tra eroici paladini, vi sono anche immagini religiose.

Alla sfilata partecipano adulti e bambini, alcuni seduti sui carri con il tradizionale costume Siciliano e tanti altri a seguito dalla parata, attratti dalla musica e dall’allegria della festa. Un gruppo di suonatori di tamburo, fra cui diversi bambini ispirati da genitori e fratelli maggiori, creano un’atmosfera coinvolgente, assieme alla banda ed alle majorettes che marciano e ballano al suono della musica.

Il giorno di Pasqua inizia in Piazza Duomo davanti alla Chiesa della Madonna delle Grazie, dove il parroco dà la tradizionale benedizione. L’allegro corteo percorre poi le vie del paese guidato dai giovani che si prenotano per fare l’alzata dell’albero sotto il balcone dell’amata.

A mezzogiorno si torna a casa dove mogli, mamme e nonne attendono per dare inizio all’abbondante pranzo pasquale con i piatti della tradizione preparati con capretto, agnello ed agnellone. I pranzo luculliano non può che finire con una squisita fetta di Cassata Siciliana a cui, nonostante la sazietà, nessuno rinuncia.

Dopo il pranzo, tutti in Piazza per l’inizio della competizione. I partecipanti sono  emozionati ma pronti, dopo settimane di preparazione ed allenamento. L’albero viene alzato e sostenuto con una sola mano, il braccio viene raddrizzato ed il cronometro  avviato.

La banda inizia a suonare canzoni tradizionali Siciliani come “Ciuri Ciuri” e “Vitti ‘na Crozza” fino a quando il concorrente perde il controllo dell’albero, lasciandolo cadere a terra. L’alzata dell’albero non è solo questione di forza ma anche di abilità ed equilibrio. Dopo l’ esibizione di tutti i concorrenti, i giudici conferiscono il premio ai vincitori, assegnando loro una magnifica coppa.

La giornata continua fino a tarda notte nella Piazza Duomo, abbellita dalle luminarie della festa e piena di persone festanti per ascoltare i cantanti ed i complessi musicali. Alla fine della serata il suggestivo Lungomare viene illuminato da spettacolari fuochi d’artificio che si alzano in cielo… a suon di musica.